NUOVI SUPEREROI - MATIAS FONSECA


dalla rubrica di Giulio Di Feo su Gazzetta.it 

A chi somiglia Matias Fonseca? Lo sapete che gli uccelli discendono dai dinosauri? Studiando le caratteristiche genetiche i paleontologi ci sono arrivati. E siccome il calcio è materia molto più semplice, anche se non sapete chi è il papà di questo ragazzo, basta un'analisi attenta per capire che c'è il DNA di un grande bomber.

Non conoscere Daniel Fonseca è abbastanza grave. Per 10 anni è stato un bomber da parabole impossibili frenato solo dagli infortuni. Anche suo figlio è così? SÌ e NO. Dalla parte del SÌ un dato incontrovertibile: Matias Fonseca, come papà, fa gol anche con traiettorie difficili e con poco tempo, ti secca in un attimo. E poi aggredisce gli spazi in maniera feroce, non sta mai fermo, marcarlo per un difensore è simpatico come trovarsi le briciole nel letto.

Dalla parte del NO il contesto: papà faceva reparto da solo, lui invece è nato mezz'ala, poi si è trasformato in una punta di manovra a cui piace spartirsi l'area con un compare così da sfruttare, per sé e per gli altri, rapidità, dribbling secco - soprattutto se lanciato - e quella Garre ereditaria che non gli fa battezzare per perso nemmeno un pallone.

Matias Fonseca somiglia a... Papà era una specie di Cavani ante litteram, qui iniziamo a volare più basso. Se mette muscoli può uscirne un Timo Werner. E intanto occhio: lui, Esposito, Vergani, Gnoto  e Mulattieri, se alla Pinetina mantengono la metà di quello che promettono, allora hanno un attacco a posto per 10 anni! 

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