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Quando il Portogallo tornava a casa ancora frastornato dal pessimo mondiale disputato in Corea e Giappone, a Porto nasceva un futuro campioncino: Fabio Silva. A metà luglio del 2002, la città affacciata sull'Oceano Atlantico, dava alla luce un baby fenomeno, inserito nel 2019 dalla UEFA tra i 50 giovani più promettenti nel panorama calcistico europeo e mondiale.
di Alfonso Infantino
Quando il Portogallo tornava a casa ancora frastornato dal pessimo mondiale disputato in Corea e Giappone, a Porto nasceva un futuro campioncino: Fabio Silva. A metà luglio del 2002, la città affacciata sull'Oceano Atlantico, dava alla luce un baby fenomeno, inserito nel 2019 dalla UEFA tra i 50 giovani più promettenti nel panorama calcistico europeo e mondiale.
Parliamo di un calciatore tecnico, forte, alto e di grande qualità. Nonostante i suoi 185 centimetri di altezza, possiede velocità nello stretto e uno scatto bruciante, sempre pronto a lasciare sul posto il suo diretto avversario. A tratti somiglia molto ai due "Prìncipi": Enzo Francescoli e Diego Milito.
Sia l’uruguaiano che l’argentino possedevano queste caratteristiche: intelligenza, furbizia e senso del gol. A questo, Silva aggiunge anche fisicità e potenza. Abile a leggere prima il gioco e ad anticipare il suo avversario, il giovane lusitano è da considerarsi una prima o seconda punta, a cui piace svariare su tutto il fronte offensivo per ricevere palloni e giocare di sponda con i compagni. Malgrado prediliga il piede destro, dispone di buona tecnica anche nel mancino.
Da questa stagione è entrato nella Prima squadra del Porto, allenata dalla vecchia conoscenza della Serie A Sergio Conçeiçao, ma tra l'ex di Lazio, Parma e Inter e il giovane Silva non è ancora scattata la scintilla decisiva. Finora il classe 2002 portoghese ha giocato solo in 5 occasioni da titolare e solo in un match è stato in campo per tutti i 90 minuti, considerando sia il campionato che le coppe. Lo scarso minutaggio incide naturalmente sulle prestazioni: 3 reti e 2 assist sono comunque un ottimo bottino.
Sia l’uruguaiano che l’argentino possedevano queste caratteristiche: intelligenza, furbizia e senso del gol. A questo, Silva aggiunge anche fisicità e potenza. Abile a leggere prima il gioco e ad anticipare il suo avversario, il giovane lusitano è da considerarsi una prima o seconda punta, a cui piace svariare su tutto il fronte offensivo per ricevere palloni e giocare di sponda con i compagni. Malgrado prediliga il piede destro, dispone di buona tecnica anche nel mancino.
Da questa stagione è entrato nella Prima squadra del Porto, allenata dalla vecchia conoscenza della Serie A Sergio Conçeiçao, ma tra l'ex di Lazio, Parma e Inter e il giovane Silva non è ancora scattata la scintilla decisiva. Finora il classe 2002 portoghese ha giocato solo in 5 occasioni da titolare e solo in un match è stato in campo per tutti i 90 minuti, considerando sia il campionato che le coppe. Lo scarso minutaggio incide naturalmente sulle prestazioni: 3 reti e 2 assist sono comunque un ottimo bottino.
Tutt’altra cosa è stata la stagione 2018/19 con la seconda squadra del Porto, allenata da Joao Brandao: in Youth League ha messo a segno 5 reti e 4 assist in 9 match disputati. Discorso simile in Nazionale, dove Silva sembra trovarsi più a suo agio. Dall'U15 fino all'U19 con la maglia del Portogallo, ha collezionato 37 presenze, mettendo a segno 17 reti nelle varie categorie, mantenendo una media reti di 2,18. Bottino che potrebbe incrementare anche nel proprio club, Conçeiçao permettendo.
Fabio Silva è il fratello minore di Jorge Silva (tesserato nell'estate 2019 dalla Lazio) e in futuro potrebbe anche raggiungerlo in Italia. Infatti il giovane fenomeno è da tempo sul taccuino della Juventus. Lo scouting bianconero lo monitora con attenzione e non ci sarà da stupirsi se a bussare alla porta del Porto ci fossero altre big europee. Le due squadre di Madrid sono già alla finestra e le sirene di mercato risuonano anche in Inghilterra. Il fatto che Conçeiçao stenti a farlo giocare è un vero paradosso.
Fabio Silva è il fratello minore di Jorge Silva (tesserato nell'estate 2019 dalla Lazio) e in futuro potrebbe anche raggiungerlo in Italia. Infatti il giovane fenomeno è da tempo sul taccuino della Juventus. Lo scouting bianconero lo monitora con attenzione e non ci sarà da stupirsi se a bussare alla porta del Porto ci fossero altre big europee. Le due squadre di Madrid sono già alla finestra e le sirene di mercato risuonano anche in Inghilterra. Il fatto che Conçeiçao stenti a farlo giocare è un vero paradosso.
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