FRANCO TONGYA - 13/03/2002 - ITALIA

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di Antonio Sepe

Una rivalità che esiste da oltre 100 anni. Un derby estremamente sentito. Due realtà in una sola città. Si può dire che 
calcisticamente Torino è divisa in due: da una parte la Juventus, dall’altra il Torino. È proprio questa la scelta che si è presentata davanti agli occhi del giovane Franco Tongya, classe 2002, il quale ha optato per i bianconeri, affidandosi al loro affermato settore giovanile.

Torinese di nascita, muove i suoi primi passi nel Brandizzo prima di finire nel mirino delle big per via delle sue qualità e chiamato a fare il grande salto. I granata sono i primi a mettere gli occhi su di lui, ma quando si presenta l’opportunità di andare alla Juventus, i suoi genitori non ci pensano due volte e, all’età di 10 anni, Franco entra a far parte della famiglia bianconera.

Arrivato come attaccante e consacratosi come mezzala, dopo aver giocato anche da trequartista, a suon di miglioramenti e di crescita, Tongya si prende la numero 10 dell’U16 di Barone, conquistando la fiducia dei suoi compagni e dimostrando grande leadership. Punto fermo anche della Primavera, il ragazzo gioca spesso sotto categoria e trova le sue prime presenze a livello europeo in Youth League.

Potenza fisica e dinamismo: sono queste le due caratteristiche principali di Franco, tuttocampista che copre vaste aree del campo ed è piuttosto abile sia in fase di copertura che in fase offensiva, garantendosi l’apprezzamento degli allenatori proprio grazie alla sua duttilità. L’azzurro però è anche dotato di un ottimo dribbling e di una discreta intelligenza tattica, che spesso lo porta a fare la scelta giusta. Bravo nei contrasti aerei, non gli manca certo il feeling con il gol, specie quando gioca esterno d’attacco.



Le qualità di Tongya non sono state notate solamente in quel di Torino, ma anche a livello nazionale. Non a caso il tecnico Carmine Nunziata lo ha voluto con sé ai Mondiali U17 in Brasile, dove il ragazzo ha brillato, come d’altronde, aveva già fatto in passato con la maglia azzurra.

C’è chi lo paragona a Moise Kean per la sua storia, chi a Keita Baldé per il suo ruolo in campo. La verità è che a Franco bastano un pallone ed un campo da calcio per essere semplicemente Tongya. La Juventus potrebbe avere il futuro in casa. Un futuro che parla torinese.


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