VADIM KARPOV - 14/07/2002 - RUSSIA

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di Alfonso Infantino

Un mese dopo dalla sconfitta della Russia il 14 giugno a Fukuroi (in Giappone) per 3-2 contro il Belgio, salutando anzitempo il mondiale di calcio con una sola vittoria in tre partite nel girone, nella città del Cremlino nasceva un baby prodigio: Vadim Karpov.

Difensore centrale dai modi rudi, esile e slanciato (alto 190 centimetri), è in grado di spaventare qualsiasi avversario grazie alla sua stazza e la sua rapidità.

Cresciuto nel vivaio dello Zenit San Pietroburgo quando alla guida tecnica c’era l’attuale tecnico del Marsiglia Villas-Boas, spesso è stato convocato anche a far panchina in Prima squadra. Nell’estate 2018 Karpov si è trasferito nella capitale, al CSKA Mosca.

Dopo un anno 
da centrale sinistro in una difesa a 3 nella seconda squadra del club di Mosca allenata da Andrey Aksenov, Karpov è stato promosso in Prima squadra agli ordini di Viktor Goncharenko nel medesimo ruolo, padroneggiando in area di rigore e sempre pronto a tamponare tutti i buchi scoperti.

L'irruenza è sicuramente un aspetto migliorabile (8 ammonizioni in 22 presenze): essere lucido negli interventi, soprattutto nei tackle in scivolata, può voler significare una sua rapida crescita nel ruolo.

Parliamo comunque di un calciatore individuato dalla UEFA tra i migliori 50 giovani presenti sul panorama calcistico non solo europeo, ma anche mondiale. 



È già nel giro della Nazionale U21 russa pur essendo, di fatto, un U17. Dimitri Khomukha, suo CT con l'U16 e l'U17 è un suo grande estimatore. Con lui in panchina, il giovane originario di Kotlas, ha quasi sempre visto il campo nel 4-2-3-1 russo come centrale difensivo di sinistra. Ancora una volta però, la sua irruenza (spesso eccessiva) è stata motivo di numerose sanzioni anche con la maglia della nazionale: ben 4 gialli e un rosso collezionati in appena 7 match con l'U17.   

Nonostante questo pecca nel suo gioco, il Chelsea di Abramovich (che 
da buon cittadino russo segue assiduamente il calcio di casa) ha già messo gli occhi sul ragazzo su indicazione di Branislav Ivanovic, il quale ha visto crescere Karpov con la maglia dello Zenit, rimanendo sempre in contatto con l’ambiente Blues. Sarà lui il prossimo Millennials in regalo a Lampard?

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