JOSHUA ZIRKZEE - 22/05/2001 - OLANDA

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di Antonio Sepe

Spesso nel mondo dello sport e in particolare nel calcio si abusa del termine "predestinato", etichettando con questo epiteto troppi giovani atleti per i quali si prospetta un futuro roseo, malgrado l’alto rischio di tradire le aspettative. Chi predestinato sembra esserlo per davvero è Joshua Zirkzee. Il motivo? Due gol in sette minuti nelle prime due partite della sua vita in Bundesliga ed un impatto notevole nel calcio che conta.

Olandese di Schiedam (ma di chiare origini nigeriane), il classe 2001 attira già da piccolo le attenzioni di alcuni club in patria fino ad approdare nelle giovanili del Feyenoord, club che punta molto sui giovani e con il quale sembra avere un futuro assicurato. Quando nel 2017 arriva la chiamata del Bayern Monaco, però, Zirkzee non ci pensa su due volte e prepara le valigie, suscitando la disapprovazione di Marco Van Basten: "E’ un peccato che certi giocatori lascino l’Olanda. Mi sembra una cosa senza senso".

Dopo la gavetta tra Youth League e Bayern Monaco II, dove conferma le sue qualità andando a segno con costanza, approda finalmente in Prima squadra. Appena 4 minuti per prendere le misure nel match di Champions League contro il Tottenham, ed è già sul pezzo. Nella partita seguente fa il suo ingresso in campo in pieno recupero, ma trova comunque il tempo per siglare il terzo gol dei bavaresi ai danni del Friburgo. Fortuna? Coincidenza? No, talento!

Ancora più pesante la rete messa a referto appena tre giorni dopo, quando il tecnico Hansi Flick lo butta nella mischia a 7’ dal termine nella partita contro il Wolfsburg, con il risultato ancora fermo sullo 0-0. Joshua, nel posto giusto al momento giusto, risponde presente sbloccando la gara e regalando la vittoria ai suoi, che nel finale trovano anche il raddoppio. Come se non bastasse, il tulipano va a segno anche quando parte titolare dal 1’, siglando la terza rete personale in Bundesliga nella roboante vittoria per 6-0 contro l’Hoffenheim e distribuendo persino un assist ai compagni.



Centravanti massiccio di 193 cm, è molto rapido e freddo sotto porta nonostante la sua imponente stazza. Fare paragoni con il compagno di squadra Lewandowski è alquanto prematuro, ma l’impressione è che anche l’olandese potrà rappresentare un incubo per le difese avversarie negli anni a venire. Se il Borussia Dortmund sfoggia con orgoglio i giovani talenti Haaland e Sancho, il Bayern Monaco può ribattere a tono con Joshua Zirkzee, il predestinato.

Il club bavarese nel sangue per questo ragazzone con la capigliatura afro, terzo marcatore più giovane della storia della squadra più titolata di Germania, e cresciuto con il connazionale Arjen Robben, venerato da quelle parti, come idolo.

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