FILIP STEVANOVIC - 25/09/2002 - SERBIA

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di Alfonso Infantino

Il 25 settembre del 2002 nasceva a Belgrado un predestinato: Filip Stevanovic. Ambidestro, duttile - può svariare su tutto il fronte offensivo - e con spiccata tendenza a giocare sulla fascia sinistra in posizione di ala. Un giovane di prospettiva che non gode ancora di buon rapporto col gol, malgrado propende più ad attaccare che a ricamare. In Nazionale - dall’U15 all’U19 - solo 2 reti in 12 match. Troppo poco per un calciatore nel suo ruolo. 

Ad oggi con l’U19 guidata dal commissario tecnico Ivan Jevic, Stevanovic è titolare nel 4-3-3 (ma che spesso si trasforma in 4-2-3-1) sempre pronto a saltare l’uomo e a smarcare i compagni o il centravanti di turno. Calciare verso la porta è nelle sue corde, ma raramente inquadra lo specchio.

Col Partizan Belgrado la situazione non si discosta più di tanto. Considerando le stagioni 2018/19 e 2019/20, complessivamente ha collezionato 9 reti e 5 assist in 46 match, sotto la guida di Mirkovic (che lo impiegava come ala sinistra in un 4-4-2 o 4-1-3-2), Zarko Lazetic (fratello minore di Nikola, ex giocatore di Genoa, Siena e Lazio) e Milosevic (anch’egli con un passato da calciatore in Italia nel Parma con 31 presenze e 9 reti)

Con questi tecnici Stevanovic non ha inciso moltissimo: solo 20 volte su 46 è partito nell'undici titolare, per essere poi sostituito nella maggior parte delle volte. Il motivo? Non sono solo le poche reti messe a referto, ma anche la scarsa attitudine a coprire in fase di non possesso.

L’apporto in attacco è discreto: contribuire con 14 reti in 46 match non è un cattivo score per un’ala sinistra. Migliorare nel gol e soprattutto ad aiutare il terzino in fase di copertura è fondamentale, per acquistare maggiore considerazione da parte dello staff tecnico. 



Ciononostante Stevanovic ha catturato le attenzioni del Manchester United che, grazie ai serbi Vidic (in contatto ancora con i Red Devils) e Matic, si è assicurato le prestazioni di Stevanovic per la stagione 2021/22, lasciandolo in prestito ancora per un anno al Partizan. Avendolo visionato durante la scorsa Europa League come avversario, i Red Devils hanno bruciato sul tempo la concorrenza (su Stevanovic c’erano gli occhi anche di Milan e Napoli).

L’Old Trafford è quindi pronto ad accogliere dalla prossima stagione un potenziale prodigio. Ma l'attuale stagione a Belgrado è iniziata ancora sulla falsariga della scorsa: sempre sostituito nei primi 6 match nonostante la titolarità. Cambiare atteggiamento, forse, è la chiave del successo del promettente ragazzo serbo.

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