MOHAMMED DAWOOD - 22/11/2000 - IRAQ

di Nino Brera

L'Iraq è una nazione con una storia incredibilmente tumultuosa. È indiscutibile il fatto che non ci siano molte altre nazioni del nostro mondo che hanno attraversato un caos simile a quello ircheno, specialmente negli ultimi tempi. Un'intera nazione scossa da eventi negativi, che hanno colpito tutti gli aspetti della società, calcio compreso.

La nazionale dell'Iraq non sarà tra le partecipanti della prossima Coppa del Mondo (apparizione che manca dal 1986) e anche l'ultimo successo in Coppa d'Asia nel 2007 è ormai solo un ricordo. Il campionato manca di fondi e le squadre che ne fanno parte raramente raggiungono le fasi a eliminazione diretta della Champions League asiatica. Eppure c'è un ragazzo che potrebbe diventare il simbolo della rinascita di un'intera nazione.

Mohammed Dawood è apparso per la prima volta alla ribalta nella Coppa del Mondo U17 2017 in India. Attaccante fisico e veloce, ha segnato 3 gol nella fase a gironi quando l'Iraq si è sorprendentemente qualificato per il turno successivo, prima di essere eliminato dal Mali. Dawood si è dimostrato giocatore imprevedibile; sebbene le sue capacità decisionali lasciassero ancora ampi margini di miglioramento, la sua naturale capacità di dribbling e la sua fisicità attirarono l'attenzione di alcuni club europei.

Sebbene queste voci non si rivelarono fondate, Dawood ha continuato a crescere rapidamente nell'Al Naft (squadra della massima serie irachena). Ha segnato 37 gol in 76 partite tra il 2017 e il 2019, cifre sorprendenti per un giocatore ancora adolescente. L'ultima stagione del campionato iracheno è stata cancellata a causa della pandemia Covid-19. Tuttavia, nelle 8 partite giocate, ha comunque realizzato 5 gol. Non ha segnato nelle 4 presenze in nazionale, ma ha impressionato in ogni sua partita con la maglia irachena, confermando quanto di buono si dice sul suo conto.

L'eccellente capacità di dribbling di Dawood gli consente di giocare su entrambe le fasce. Nel suo gioco tende a indietreggiare o spostarsi sul lato del campo per facilitare gli attacchi o supportare i centrocampisti.  Movimenti che ricordano l'attaccante messicano Raul Jimenez dei Wolves. Oltre a tutto questo, Dawood è anche uno specialista dei calci piazzati. Insomma un talento da tenere sotto stretta osservazione e che può trasformarsi nell'emblema di speranza di un'intera nazione, in un periodo storico complicato sia dal punto di vista sociale, sia da quello sportivo. 


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