ISAK BERGMANN JOHANNESSON - 23/03/2003 - ISLANDA

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di Alfonso Infantino

Ci sono giocatori nord europei che sono ormai nel panorama calcistico mondiale da circa 20 anni (Ibrahimovic), altri che confermano di essere veri crack per età e rendimento (Haaland), oppure atleti affermati per esperienza, classe e qualità (Eriksen). Infine ci sono ragazzi pronti ad esplodere da un momento all’altro come una vera bomba all’orologeria.

È il caso di Isak Bergmann Johannesson - classe 2003 islandese - già appetito da alcuni top club come Manchester United (Solskjaer sempre attento al calcio nordico), Liverpool e Juventus, tutti club in lizza per aggiudicarselo già dalla prossima estate. È un jolly di centrocampo dalle caratteristiche simili a quelle dell'ex interista Eriksen: trequartista, all’occorrenza mezz’ala, mediano e regista. In una circostanza con la Nazionale U19 ha anche giocato come punta. Da novembre 2020 è stato aggregato alla Nazionale Maggiore. Finora tra U15 e proprio l'Islanda dei grandi, ha collezionato 33 presenze e 13 reti

La storia anagrafica di Johannesson è piuttosto singolare: nato a Sutton Coldfield, nella contea di Birmingham in Inghilterra, ha il nonno paterno originario di Dresda (Germania). Ecco il perché del cognome Bergmann, tipico tedesco. Ma tra la nazionalità inglese e quella tedesca, alla fine ha optato per quella islandese.

A tuttora Johannesson gioca in patria col Norrkoping, tesserato il 1 gennaio 2019 e sotto contratto fino al 30 giugno 2023: il club gli ha proposto già di rinnovare. Ha giocato quest’anno titolare in un 3-4-3 come mezz'ala sinistra. Titolare in Nazionale invece in un 3-4-1-2, ma stavolta da trequartista dietro le punte, ruolo dove si esprime al meglio. 

Marcare a uomo o rubare la palla per non far giocare l’avversario - come gli suggerisce il tecnico del Norrkoping Norling - lo limita. Gli piace giocare la palla, smistarla per i compagni e servire assist, come un classico trequartista. Per le sue caratteristiche è ideale come vertice alto di un centrocampo a rombo, dove avrebbe quella giusta libertà per dialogare al meglio col regista, con i mediani e con i due attaccanti. Pecca ancora di personalità: la poca leadership lo penalizza ad imporsi ad alto livello. 

In Inghilterra le tre squadre di Birmingham (Aston Villa, Birmingham City e West Bromwich Albion) hanno chiesto di lui. Tra queste sembra l’Aston Villa in leggero la preferita del ragazzo, club dove vi giocò il padre al momento della sua nascita. Ma forse chi sta insistendo maggiormente per averlo è  il Manchester United



Se il suo sogno sarà davvero quello di una carriera rosea, in campo dimostri di saper recuperare il pallone e di essere sempre nel vivo del gioco. Aspettare che la palla arrivi tra i piedi è indolenza, pigrizia. La sfera va presa, rubata, senza aspettare che il lavoro sporco venga fatto dai compagni di squadra. Nel calcio odierno il possesso palla nella metà campo avversaria è d'obbligo. Questi sono i diktat per vincere: dominare il gioco, la partita e il pallone. Johannesson deve superare ancora alcuni step, ma se mostrerà forza di volontà, probabilmente sarà il prossimo giocatore nord europeo sulla bocca di tutti.



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