MARIO VUSKOVIC - 16/11/2001 - CROAZIA


di Marco Fanuli

Mentre la Dinamo Zagabria domina in patria, è lotta tra le restanti formazioni per un posto di rilievo in classifica alla ricerca del pass per l'Europa. Il 2019 non sembra essere l'anno giusto per l'Hjduk Spalato, incastonata a metà classifica tra chi il sogno europeo lo coltiva con insistenza e chi, al contrario, tenta di risalire la china per non essere coinvolta nella lotta per non retrocedere.

Una situazione di tranquillità che ha permesso alla storica società croata di coltivare talenti in erba. Non solo in Prima squadra come i "Millennials" Sego e Palaversa, o come i classe '99 Bradaric, Kovacevic e Najasmic. Anche nella formazione II, l'Hajduk (che milita in 2.HNL) può contare sull'apporto di tanti giovani interessanti, a volte anche giovanissimi, come il difensore centrale Mario Vuskovic, finito nei sogni di Fiorentina, Juventus e SPAL nel mercato di gennaio.

Di soli 17 anni, il possente ragazzo di 188 cm, nasce a Spalato l'11 novembre del 2001. Nel settore giovanile dell'Hajduk dal 2016 (dopo gli esordi calcistici con l'RNK Spalato) si è fatto notare per forza, determinazione e per una tecnica individuale che gli permette di essere molto pericoloso anche in fase offensiva. Infatti, a differenza dei suoi colleghi di reparto che per offendere prediligono la mischia in area su corner per una deviazione aerea, lui ha come specialità della casa il calcio da fermo, senza disdegnare nemmeno l'occasione aerea. Un tipo "alla Marco Materazzi" per intenderci. 

L'aggressività incondizionata che utilizza nell'uno contro, spesso lo vede vittorioso nei duelli fisici anche contro giocatori più grandi ed esperti di lui, dimostrando un carattere da professionista e un animo da leader nel guidare la difesa e quando c'è da discutere con direttore di gara e avversari.



Perfetto come centrale in una difesa a 4, potrebbe rivelarsi determinante anche al centro di una difesa a 3, grazie proprio alle qualità tecniche a disposizione che gli permettono di impostare l'azione dalle retrovie e lanciare i compagni con comprovati risultati. 

Meglio nel contrastare e anticipare l'avversario, piuttosto che vedersi costretto ad inseguire o sfidare l'attaccante in velocità, il giovane croato ha fatto breccia soprattutto nei desideri di Pantaleo Corvino, convinto di aver individuato nel classe 2001 croato un nuovo colpo alla Nikola Milenkovic, o forse addirittura il suo sostituto per il prossimo anno.

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