LUIGI SARLI - 25/02/2000 - ITALIA


di Alfonso Infantino

L’Italia di Mancini è rappresentata da giovani giocatori con un futuro davanti già pieno di mille aspettative come Zaniolo, Tonali e Barella. In quella che verrà ci sarà spazio per altri ragazzi e saranno in tanti a sognare l'azzurro. Un sogno che di certo starà facendo anche classe 2000 Luigi Sarli, oggi in forza all’Ascoli Primavera.

Sarli è un classico centrocampista di fascia destra di spinta che tende ad accentrarsi per spaccare le retroguardie avversarie. Per il tecnico dell’Ascoli Primavera, Cetteo Di Mascio, è una risorsa fondamentale in campo tant’è che ha saltato appena 2 partite e non per scelta tecnica, ma perché convocato in Prima squadra - in Serie B - da mister Vivarini. Un motivo in più per capire che ci troviamo di fronte ad una promessa del calcio italiano.

Con la Primavera bianconera Sarli gioca sulla destra, solitamente in un 4-4-1-1 oppure come ala destra offensiva in un 4-2-3-1 o 4-3-3. In una sola occasione, nella sesta giornata d'andata di campionato in casa contro il Lecce (risultato finale 0-2 - ndr) Di Mascio l’ha schierato addirittura come centravanti. Ma contro i giallorossi, il salentino Sarli – nativo di Taranto – ha faticato non poco nell'interpretare il ruolo di prima punta, tenendo fede alla sua natura di esterno, allargandosi piuttosto che attaccare la profondità centralmente. Esperimento sicuramente da rivedere.

È chiaro che il ruolo in cui si esalta maggiormente è da esterno destro. Ad oggi Sarli vanta 10 reti in 16 partite disputate in Primavera 2b, impreziosite da 2 doppiette entrambe in trasferta: in Livorno-Ascoli 1-3 e in Cosenza-Ascoli 1-2. Un altro aspetto da migliorare nel suo gioco è la capacità di mettere in condizione i compagni di andare in rete, importante per un calciatore di fascia adibito anche a crossare in favore dei terminali offensivi. Nessun assist in 13 presenze in Primavera, dimostrano la sua propensione a provare l'azione personale finalizzata alla conclusione in porta. 






Mister Di Mascio non ha del tutto accantonato l’idea di riproporre nuovamente Sarli come prima punta, proprio per il suo feeling con il gol. Esperimento già visto in passato con Taddei nella prima Roma di Spalletti o a Napoli con Sarri, quando si è reinventato Mertens centravanti. Ma molto dipenderà dalla sua disponibilità e adattamento al ruolo. 

Sarli è un giocatore dalle ottime doti tecniche, che spesso si accende ad intermittenza (un altro aspetto da correggere). Ma a volte, questa sua caratteristica di "giocare a strappi" può ritornare utile da subentrante. Come in Crotone-Ascoli dove Sarli ha fatto il suo ingresso nel secondo tempo, dando una scossa alla partita e siglando il gol dell’1-1, pareggiando il vantaggio iniziale del Crotone. La strada e dettata, adesso sta a Sarli convincere tutti nell'ambiente ascolano, con impegno e dedizione al lavoro. 


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